B. Un bene culturale

  1. Recupero di un edificio storico protetto

2.1  Sosta per diligenze?

Dal mese di agosto 2021 stiamo ristrutturando un edificio storico risalente al 18simo secolo (per la parte centrale forse ancora prima: ricerche sono in corso).

In disuso da diversi decenni ed in condizioni precarie se non fatiscenti, lo stabile è ubicato nei pressi del Centro cittadino di Bellinzona. Si tratta di uno dei primi edifici sorti fuori le mura di Bellinzona. Il passaggio carrabile lastricato che attraversa lo stabile nella sua parte centrale, lascia presumere che in passato fosse una sosta per le carovane e le diligenze in transito lungo l’asse del San Gottardo.

Il progetto Casa Marta è anche un recupero di un edificio storico. Nel progettare la ristrutturazione si è cercato di conservare gli elementi architettonici e storici ancora esistenti: la struttura esterna della casa, il grande camino al pianoterra, il lastricato-acciottolato carrabile, le due scale in sasso con le ringhiere in ferro batturo, una finestra cieca decorata (che abbiamo già fatto restaurare da specialisti). A fine ottobre 2022 i lavori sono a buon punto e speriamo di poterli finire entro giugno 2023 per poi partire con la gestione del Centro ad inizio autunno 2023.

 2.2. Stabile Ostini, bene culturale

L’edificio è iscritto nell’inventario dei beni culturali d’interesse locale (3.78 Stabile Ostini, mappale 1096) e il suo restauro sottostà alle alle indicazioni dell’Ufficio cantonale dei Beni Culturali (UBC), che abbiamo interpellato per rispettare in modo corretto le normative.

Nella Risoluzione del Consiglio di Stato (12 novembre 2014, p.15) riguardo all’approvazione delle varianti di Piano Regolatore di Bellinzona (Tutela beni culturali e storici) si legge:

 “Per quanto riguarda i beni culturali, nell’ambito del censimento del patrimonio edilizio del Comune, l’Ufficio cantonale dei Beni Culturali (UBC) ha indentificato e segnalato al Municipio, oltre alle scuole Nord, anche lo stabile Ostini e l’ex Stallone militare.”

[…] “il Consiglio di Stato coglie l’occasione per segnalare il significato urbanistico, oltre che architettonico e storico, che gli edifici hanno anche per l’organizzazione e la valorizzazione auspicata di questo pregevole comparto che la sua prossimità con il centro cittadino ne farà un luogo assai frequentato e di cruciale importanza considerati i progetti previsti”

 2.3  Diritto di superficie e obblighi

L’edificio, di proprietà della città di Bellinzona, ci è stato concesso in diritto di superficie per 50 anni con il principale obiettivo di restaurarlo e di occuparci della futura gestione. Nel rogito del contratto con la Città è espressamente indicato che le spese di ristrutturazione dell’edificio, la ricerca di finanziamenti e la futura gestione del Centro sono a carico della Fondazione Casa Marta.

Inoltre, abbiamo l’obbligo (sempre nel rogito) di realizzare una sala per riunioni da mettere a disposizione gratis alle associazioni di Bellinzona. Un impegno che pensiamo sia anche un’opportunità per aprire alla Città il Centro di prima accoglienza ed evitare il possibile rischio della “ghettizzazione” di Casa Marta.

 2.4  Una realtà grazie alle donazioni

È grazie alla cospicua donazione iniziale del promotore e poi di altre Fondazioni, di singoli cittadini benefattori, nonché dei sussidi per l’infrastruttura da parte del Comune di Bellinzona e del Cantone Ticino se il progetto Casa Marta è oggi una realtà in avanzata fase di realizzazione. Tuttavia, la Fondazione Casa Marta è sempre impegnata nella ricerca di ulteriori finanziamenti, per ridurre il debito ipotecario concessoci dalla Banca Raiffeisen di quasi due milioni di franchi, soprattutto in questo periodo di rialzo dei tassi ipotecari, per non gravare in futuro sulla gestione di Casa Marta. Negli anni 2020-2021 altre Fondazioni e privati cittadini hanno contribuito a finanziare il progetto:

Fondazione Ernst Göhner                                                   250’000 fr.

Fondazione Stutzenegger-Jeanfavre                              100’000 fr.

Fondazione Joro – Minusio                                                  13’000 fr.

Catena della Solidarietà                                                        75’000 fr.

Fondazione Araldi Guinetti                                                   10’000 fr.

Fondazione Carenini                                                               10’000 fr.

Fondazione Cattori-Stürm                                                     10’000 fr.

Mobiliare Svizzera                                                                       5’000 fr.

Parrocchia Castione                                                                   5’000 fr.

Privati cittadini                                                                           96’000 fr.

Comune Bellinzona (1. acconto sussidio)                     130’000 fr.

Cantone Ticino (1. acconto sussidio)                              100’000 fr.

Totale donazioni e sussidi (2020+2021)                    804’000 fr.