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Un fenomeno diffuso e sommerso
1.1 Rientrare nella società
Lo scopo del progetto “Casa Marta” è quello di offrire una struttura di prima accoglienza nel Bellinzonese e Valli che possa ospitare temporaneamente persone che per motivi diversi si trovano in difficoltà ed in particolare senza un alloggio.
Strutture simili, Casa Astra a Mendrisio dal 2004 (https://casa-astra.ch) e Casa Martini a Locarno dal 2020 (https://www.mutuolocarno.ch/casa-martini), già rispondono ad un bisogno reale che tocca persone e cittadini residenti, tra cui molti svizzeri e purtroppo anche un numero crescente di giovani. Far rientrare queste persone nella società è sostanzialmente il compito di Casa Marta.
1.2 Primo credito quadro
Nel Bellinzonese e Valli un centro di prima accoglienza manca totalmente. Il Governo e il Parlamento ticinesi, votando a fine 2019 il primo credito quadro di 900 mila franchi per sussidi diretti ai centri di prima accoglienza, hanno di fatto riconosciuto istituzionalmente che il problema esiste e va affrontato. Ogni anno in Ticino si contano in media 120-130 persone senza un alloggio. Un fenomeno in crescita, e non pochi sfuggono alle reti sociali e alle statistiche.
Per il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento Sanità e Socialità DSS, l’offerta dei centri di prima accoglienza va potenziata e distribuita sul territorio cantonale. Idealmente ci vorrebbero quattro strutture, due nel Sottoceneri e due nel Sopraceneri, con almeno un’ottantina di posti letto. Casa Marta è una di queste strutture.
1.3 Le cause dei senzatetto: strutturali, individuali, sistemiche
Le cause della mancanza di una casa sono molteplici. Possono essere strutturali, individuali o sistemici. Le ragioni strutturali sono dovute a fattori economici, agli alloggi con prezzi non accessibili, ma soprattutto alla disoccupazione, ai salari e ai redditi troppo bassi (sotto la soglia di povertà).
Per quanto riguarda le ragioni individuali si possono far risalire a malattia, alla separazione (tra coniugi), al disagio giovanile (sempre più frequenti i giovani in rotta con la famiglia accolti nei due centri di prima accoglienza già operativi), al disagio sociale e psichico, alle dipendenze.
Infine, parliamo di ragioni sistemiche quando le molte reti sociali create per supportare persone in difficoltà o non sono state attivate o si sono rivelate insufficienti portando queste persone senza accesso alle prestazioni sociali o all’assistenza (talvolta rifiutata per orgoglio) a scivolare nella povertà e di conseguenza a perdere la casa.
1.4 Anche la Svizzera conta i senzatetto
La realtà dei senzatetto è diventata per così dire “ufficiale”in Svizzera soltanto recentemente. All’inizio del 2022 è stato presentato per la prima volta uno studio promosso su scala nazionale dalla Hochschule für Soziale Arbeit FHNW di Olten ha cercato di contare e capire perché ci sono persone senza un alloggio o con un alloggio assolutamente inadeguato. Lo studio conferma la complessità del fenomeno che non si riduce, come comunemente si crede, soltanto ai “clochard” ma colpisce una fascia di popolazione assai eterogenea e difficile da individuare. https://www.bwo.admin.ch/bwo/it/home/das-bwo/informationen/medienmitteilungen.msg-id-87122.html Riassunto del rapporto “Il problema dei senzatetto in Svizzera” (PDF, 4 MB, 09.02.2022)
Siamo di fronte a una realtà diffusa, ma ancora sommersa, che sfugge facilmente alle statistiche. Anche perché il fenomeno è complesso e differenziato. Il sistema europeo di classificazione ETHOS, identifica ben tredici “categorie” di persone in condizione di grave esclusione abitativa. (https://www.feantsa.org/download/it___8942556517175588858.pdf)
1.5 L’alloggio è un diritto umano?
Il fatto che l’alloggio sia un diritto umano è già stato affermato più volte a più livelli:
in modo esplicito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite del 1948 (articolo 25); nella Carta sociale europea del 1961/1999 (articolo 31); e in modo implicito (Obiettivi sociali) nella Costituzione svizzera (articoli 12 e 41). Tuttavia, questo diritto sancito in modo chiaro non trova un’adeguata applicazione nella realtà giuridica (tranne la Francia dove la legge 2007-290 stabilisce un tale diritto.
1.6 Chi sono i senzatetto in Ticino
Sono svizzeri rimpatriati che hanno perso tutto; giovani adulti (• in rotta con la famiglia; • in transito da cliniche, senza problemi sociali, ma soli; • con problemi di dipendenze, seguiti dai servizi). Poi abbiamo persone allontanate da casa dalla Polizia (separazioni o violenze); persone sfrattate; persone uscite dal carcere (collocate dal Patronato); persone in uscita da cliniche; ma anche stranieri in transito senza mezzi di sostentamento; badanti alloggiate in casa che hanno interrotto il rapporto di lavoro; persone che vivono in alloggi precari (da parenti, amici, conoscenti).
1.7 In gran parte sono svizzeri o residenti
Attualmente in Ticino nei centri d’accoglienza (Casa Astra a Mendrisio e Casa Martini a Locarno) si conta una quaratina di posti letto. Nettamente insufficienti secondo il fabbisogno indicato dalle autorità cantonali. Chi non trova un letto viene collocato in alberghi e pensioni (un po’ abbandonato a sé stesso), senza sorveglianza e senza il sostegno morale e l’aiuto su cui possono contare in un centro d’accoglienza. Sono oltre un centinaio all’anno, con una media di 35 al mese le persone collocate in varie strutture alberghiere.
Per quanto riguarda la provenienza degli ospiti, nel 2019 a Casa Astra il 70,3% era svizzero o residente, mentre nel 2021 la percentuale è salita al 76,5 % pari a 78 persone, contro 24 non residenti. Quel che preoccupa è che sono in aumento i giovani sotto i 25 anni: nel 2021 Casa Astra ne ha accolti 36 al di sotto dei 25 anni (di cui 13 minori accompagnati).
1.8 Collaborazione in rete
La collaborazoine con i servizi sociali, i medici, i giuristi, le associazioni e gli enti che si occupano di persone legate alla povertà e conseguentemente senza un alloggio in questi ultimi anni è aumentata in modo considerevole. Ad occuparsi di loro e a indirizzarli ai centri di prima accoglienza non sono soltanto i servizi sociali cantonali e i Comuni. Anche l’Ente Ospedaliero Cantonale, la Croce Rossa, SOS Ticino, associazioni varie, ex-ospiti e privati cittadini segnalano e accompagnano ai centri le persone senza una casa.
1.9 Senza una casa niente lavoro, niente aiuti
La mancanza di una casa porta inevitabilmente all’emarginazione delle persone e a una loro duplice esclusione dalla società. I senzatetto non solo non hanno una casa, ma non possono nemmeno partecipare alla vita sociale o possono farlo solo in misura molto limitata. Un prerequisito per quasi tutto ciò che riguarda il vivere nella società è avere un luogo di residenza, un recapito, un indirizzo. È necessario un indirizzo valido per ottenere un lavoro, un documento, persino un aiuto sociale istituzionale. Casa Marta sarà anche questo: un recapito. La mancanza di una casa molto spesso porta all’abbandono e alla povertà, a malattie fisiche e mentali croniche e a una grande disperazione.[/et_pb_text][/et_pb_column]
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